Regio C.T. Nicoloso da Recco
(esploratore classe navigatori)
notte 2 Dic. 1942
quei momenti estratti dal giornale e dal diario di bordo - 2 dicembre 1942
DAL GIORNALE DI BORDO...
Comando in Capo Forze Navali
O.d.G. n.24 del 6 dicembre 1942
Nella notte del due dicembre un nostro convoglio scortato da poche siluranti, è stato attaccato da una forza navale preponderante composta da tre incrociatori e vari CC.TT.
Per quanto il nemico non abbia confessato tutte le perdite sofferte in questa battaglia, certo è che esse sono state gravi e nettamente superiori alle nostre.
Ma, indipendentemente dai risultati pur tanto brillanti di questo combattimento, quello che è più importante rilevare e più degno di ammirazione da parte nostra, è stato il comportamento di tutte le nostre unità durante la violenta e rapida azione notturna.
I CC.TT. Da Recco, Camicia Nera e Folgore si sono lanciati all’attacco senza contare le forze nemiche e la loro superiorità, con slancio e tenacia combattiva degna delle migliori tradizioni navali.
Firmato
Il Comandante in Capo
Ammiraglio di Squadra
Angelo IACHINO
DAL DIARIO DI BORDO...
RCT Nicoloso da Recco - Mediterraneo
pag. 39 del 2 dicembre 1942
Nella notte partenza da Trapani, convoglio composto da sette unità oltre al “da Recco”.
Posto di combattimento alle 20.00, siamo sotto attacco alle 00.18, ordiniamo alle navi trasporto di invertire la rotta, aerei nemici ci sorvolano lanciando bengala. Iniziamo il cannoneggiamento alle navi nemiche che sono a circa 3.000 metri.
Piovono bordate da ambo i lati, centriamo un C.T. inglese, il cannoneggiamento è via via a distanza sempre più ravvicinata, perdiamo il Folgore. Accostiamo sulla sinistra e ci allontaniamo.
Con rapida manovra il “da Recco” ritorna all’attacco da solo contro la formazione nemica composta da tre incrociatori e sei CC.TT. alle 00.40 i nostri cannoni sparano senza sosta, riusciamo a lanciare anche due siluri, un bagliore e un incrociatore nemico affonda.
Al terzo ritorno puntiamo avanti tutta verso il centro della formazione nemica le bordate sono sempre più fitte, i nostri pezzi non smettono un attimo di cannoneggiare, poi un sibilo più vicino degli altri e poi… una forte esplosione un incrociatore ci ha colpiti sotto la plancia, lo spostamento d’aria mi lancia in mare, sono le 01.30, non sono ferito, il “da Recco” con l’abbrivio si allontana in fiamme di circa 200 metri.
In acqua feriti e morti, fino all’alba sono circondato da lamenti e grida, alle ore 06.00 sono tratto in salvo da unità amiche. Abbiamo perso quelle ore in totale circa 5.000 uomini.
Il “da Recco” sarà rimorchiato e riparato per poi continuare il proprio servizio.
Firmato
Il C°Stgf. 2Cl.
Massimo MESSINA
sotto attacco da aerei siluranti
scorta a un convoglio
nel canale di corinto
scontro navale
mitragliera antiaerea
il “da recco” in formazione navale con emissione fumo
il “da recco” colpito in plancia e a prua - 2 dic. 1942
salme dei caduti sbarcate a trapani da bordo del “camicia nera”